Musica

Raccolta di articoli di argomento musicale

four not six

Concerto al Lousiana Jazz Club

Concerto al Lousiana Jazz Club 1232 924 Andrea

Il 22 Dicembre mi esibirò in quartetto al prestigioso Louisiana Jazz Club di Genova.

Dalla Lousiana Jazzdel Louisiana:

Giovedì 22 doppio concerto:
BETTY ILARIUCCI CONCERTO DI NATALE. Gli allievi del corso di canto della Ilariucci presenteranno temi legati alla tradizione natalizia unitamente a standard.
FOUR NOT SIX nascono nel Dicembre 2015 dall’incontro di Andrea Golembiewski chitarra, Nicola Marogna chitarra, Stefano Brogelli contrabbasso e Antonio Abis batteria. Il quartetto propone un interessante repertorio Jazz strumentale con brani di Duke Ellington, Miles Davis e Wayne Shorter, in un omaggio ai grandi della chitarra come Wes Montgomery e Pat Martino.

Vi aspetto!
Andrea

Concerto con Ivano Fossati

Concerto con Ivano Fossati 150 150 Andrea

Sabato 24 maggio alle 16 suonerò con alcuni amici all’incontro con Ivano Fossati dal titolo “Tra colto e pop: relazioni, incroci e opposizioni”: pensieri, spunti di riflessione e ipotesi di lavoro in Conservatorio a partire dal romanzo “Tretrecinque”, con la partecipazione dell’autore, di Massimo Bernardini di Rai 3, del direttore e di docenti e studenti del “Paganini”. L’incontro è aperto al pubblico 🙂

Articolo del secolo XIX

Andrea Golembiewski Trio live @ Dallorso

Andrea Golembiewski Trio live @ Dallorso 150 150 Andrea

Giovedì 27 Marzo suonerò con Emanuele Valente (contrabbasso) e Michele Savino (tastiere) al Dallorso di Via San Bernardo , Genova.
Suoneremo repertorio jazz con incursioni nel funk e nel blues. A presto!
Andrea

Andrea Golembiewski Trio live @ Dallorso

“Oliver Twist” al Teatro Duse di Genova 4/8 Dicembre 2013

“Oliver Twist” al Teatro Duse di Genova 4/8 Dicembre 2013 150 150 Andrea

Da Mercoledì a Domenica farò le chitarre nello spettacolo “Oliver Twist” al Teatro Duse di Genova. Vi riporto qualche info:

Uno spettacolo della Compagnia del SUQ in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova e il Conservatorio Nicolò Paganini. Un Oliver Twist multietnico per una rilettura contemporanea di Charles Dickens con musica dal vivo, narrazione, teatro d’ombre. Lo spettacolo sostiene la campagna dell'UNICEF “Io come tu”. In scena il coro dei ragazzi della Bandaneo e del Formicaio.

ACQUISTA ONLINE
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Tutte le info e gli sconti: http://urlin.it/542d0

AUTORI E INTERPRETI
da Charles Dickens
drammaturgia Emilia Marasco, Carla Peirolero
con Roberta Alloisio, Enrico Campanati, Carla Peirolero
musiche originali di Cesare Grossi
eseguite da Cesare Grossi (piano), Marcello Liguori (chitarra e mandolino)
e da Andrea Golembiewski (chitarra) Giulio Boschi (contrabbasso) e Matteo Pinna (percussioni)
con il Coro multietnico Formicaio e Bandaneo
teatro d'ombre Marta Antonucci, Daniela Cecchi
regia Enrico Campanati
scene e costumi Laura Benzi

QUANDO
Mercoledì 4 dicembre ore 20.30, giovedì 5 ore 20.30, venerdì 6 ore 20.30, sabato 7 ore 20.30, domenica 8 ore 16.00.
3 repliche scolastiche il 4, 5 e 6 dicembre alle ore 10.30

PREZZI, SCONTI, SCUOLE
_Poltrone: 1° settore Euro 25,00 – 2° settore Euro 17,00
_Ridotti: Soci Suq e gruppi 1° settore € 17,50/ 2° settore € 12,00 – Soci Cral e Coop riduzione 10% per le repliche di mercoledì e giovedì – Soci AUSER 1° settore € 17,50/ 2° settore € 12,00 per le repliche di martedì, mercoledì e giovedì
_Giovani: fino a 26 anni € 11,00/bambini fino a 11 anni € 6,00
_Scuole: materne e primarie, Secondarie Inferiori e Superiori € 10,00. Gruppi (almeno 15 ragazzi) € 10,00 – omaggi per accompagnatori.

INFO E PRENOTAZIONI
http://www.teatrostabilegenova.it/t_Spettacolo.asp?idSpettacolo=788&itemID=2&livello=1&label=stagione+13%2F14
Teatro Stabile tel. 010 5342200 e presso il botteghino del Teatro Duse.
Suq Genova – Festival e Teatro per l'Intercultura | Chance Eventi
tel. +39 010 5702715 cell. 329 2054579 e 347 7608145
teatro@suqgenova.it www.suqgenova.it

OLIVER TWIST è una produzione Suq Genova – Chance Eventi, in collaborazione con Teatro Stabile di Genova e Conservatorio Nicolò Paganini.
Preziose collaborazioni e contributi anche da: Assessorato alla Cultura della Regione Liguria, Provincia di Genova, Coop Liguria, Endofap Liguria, Genoalamp Illuminazione, Scuola primaria G.Daneo, centro sociale per l'Infanzia e l'Adolescenza Il Formicaio; lo spettacolo ha il patrocinio di Unicef, partecipando alla compagna IO COME TU, per l'affermazione dell'uguaglianza e dei diritti dei bambini e degli adolescenti a partire da quelli di origine straniera che nascono e crescono e studiano in Italia.

VOLANTINO UFFICIALE: http://url.ie/k7hd

EVENTO FACEBOOK: http://www.facebook.com/events/198706343648081

Vai alla scheda dello spettacolo con foto, video e rassegna stampa
http://www.suqgenova.it/index.php?id=276

Oliver Twist Duse 2013

 

Resoconto del laboratorio “Strumenti informali in musicoterapia, applicazioni e controindicazioni”

Resoconto del laboratorio “Strumenti informali in musicoterapia, applicazioni e controindicazioni” 150 150 Andrea

Volevo scrivere qualche breve impressione sul laboratorio a cui ho partecipato ieri , nell'ambito della giornata di studi “La voce condivisa” organizzata dall'Apim presso il Sermig di Torino. Naturalmente si tratta di una mia rielaborazione personale, senza pretesa di autenticità.

Il workshop è stato condotto (con grande passione e entusiasmo) da Mauro Peddis (musicista, musicoterapista e docente scuola secondaria di I grado) e Lorenzo Tamagnone (psicologo , psicoterapeuta e consulente musicoterapista).

Peddis e Tamagnone hanno illustrato come spesso , nel lavoro con pazienti affetti da disabilità o da disturbi psichiatrici, lo strumento musicale in senso canonico non venga utilizzato, mentre si adoperino oggetti di uso quotidiano, il setting stesso (i suoi muri, il pavimento, le sedie), il corpo e la voce (del paziente e del musicoterapista).

Bisogna tenere a mente che in alcuni soggetti lo strumento musicale non è sperimentato in maniera funzionale, ma viene esplorato soprattutto dal punto di vista sensoriale: pertanto un metallofono non è, come per il musicista, un oggetto con una determinata funzione, bensì un insieme di materiali (legno, metallo), una forma, un contenitore; un oggetto da toccare, annusare, ed esplorare dal punto di vista sonoro, ma al pari di un qualunque oggetto di vita quotidiana.

Nei casi di psicosi inoltre, il confine tra il Sé e la realtà esterna può essere labile , al punto che un oggetto può diventare un prolungamento del corpo, e questo è naturalmente un dato importante con cui confrontarsi.

Uno degli esempi che è stato portato nella discussione è quello di un pz. che gioca in modo stereotipato con i propri capelli e con quelli del musicoterapista. Questo “gioco” ossessivo può essere comunque un primo punto di contatto, ed è necessario calarsi nei panni del paziente e partecipare al suo gioco per poter entrare in relazione : in questa fase l'introduzione di uno strumentario ortodosso e di proposte strutturate da parte dell'operatore può essere inutile, se non addirittura dannoso perchè vissuto da parte del pz. come una imposizione aggressiva ed un rifiuto delle sue modalità. Quello che penso Peddis voglia sostenere è che spesso si utilizzano le tecniche formali in maniera difensiva , per porre una distanza tra noi e l'altro, nel tentativo disperato di organizzare e standardizzare una situazione caotica. Tuttavia bisogna ricordarsi che l'obiettivo è stabilire una relazione, e ciò si persegue attraverso l'accettazione del paziente e della sua prospettiva, tramite l'immedesimazione. Una volta stabilito il “contatto”, con qualunque tramite ( e dunque, non solo con lo strumentario del musicista) , si può iniziare a introdurre nuove proposte tramite la microvariazione.

Dal punto di vista esperienziale, sono state proposte queste attività:

– esplorazione del “setting” da un punto di vista sensoriale, mi muovo liberamente e sperimento gli oggetti della stanza. Possiamo inferire elementi importanti attraverso l'osservazione: la persona vaga o vi è intenzionalità nel direzionarsi? Vi sono pattern che si ripetono (es. girare in tondo)? Qual è la capacità esplorativa della persona?

– Imitazione, rispecchiamento di un altro (o di altri) durante l'esplorazione, in un gioco continuo di proposte e imitazioni reciproche.

– Vocalizzazione di oggetti: provo a vocalizzare un'arcata , un calorifero, un neon; provo a dare “voce” ai gesti e alle cose come la madre fa con il bambino tramite il “motherese”, di cui Elena Sartori ci ha parlato in mattinata. Facendo riferimento all'esempio sopraccitato, possiamo ipotizzare di vocalizzare il gesto di arricciare i capelli, cogliendo la proposta del paziente.

– Visione e utilizzo dello strumentario che Peddis ha ” prelevato ” in seduta; oggetti di uso quotidiano portati dai pazienti nel setting e sfruttati poi come oggetto intermediario. Bottiglie, tubi, marionette, bastoni, persino un assorbente femminile!

 

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man playing guitar

Wes Montgomery Solo “Au Privave”

Wes Montgomery Solo “Au Privave” 1386 924 Andrea

La mia versione del bellissimo assolo di Wes su “Au Privave” di Charlie Parker, ci sono i primi 3 chorus. Ciao! 🙂

Au privave from Andre Gole on Vimeo.

 

Premiazione Borsa di Studio “Valentina Abrami” 2013

Premiazione Borsa di Studio “Valentina Abrami” 2013 150 150 Andrea

Sono molto orgoglioso di aver vinto insieme alla mia amica e collega Selena Gaslini una borsa di studio per un progetto di didattica musicale e ricerca nella scuola primaria.
I progetti meritevoli erano tanti, ma il nostro è stato scelto come vincitore!
Per tutto l’anno 2013/2014 lavoreremo dunque all’Istituto Comprensivo di Bogliasco-Pieve-Sori con i bambini di III- IV – V elementare.

Qui  trovate il link alla pagina ufficiale dell’assegnazione della borsa.

Questa è la lista di obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere con il nostro lavoro:

o Stimolare il pensiero divergente (la creatività).
o Incentivare un processo di traduzione in azione delle proprie idee (tradurre un’idea da immagini e parole a movimento o suono).
o Incoraggiare i ragazzi ad assumere rischi/ridurre le inibizioni da un punto di vista espressivo
o Esortare i partecipanti a liberarsi dalla paura del giudizio, stimolandoli in un contesto amichevole e sereno.
o Incoraggiare i ragazzi al contributo personale e pertanto alla espressione e affermazione della propria identità all’interno del gruppo, contenuta e canalizzata attraverso i mezzi sonoro e motorio.
o Stimolare la creazione di uno stile espressivo personale.
o Insegnare ad adattarsi all’ambiente e a persone non familiari.
o Favorire forme di comunicazione non verbale.
o Stimolare l’ascolto attivo degli altri.
o Promuovere la coesione all’interno del gruppo classe e, laddove possibile, tra classi diverse.
o Sostenere una migliore relazione dei ragazzi con lo spazio e con il tempo.
o Favorire lo sviluppo della musicalità, proponendo strumenti ritmico-melodici di base in modo indiretto e non razionalizzato, facendo leva su processi imitativi spontanei più che su un’elaborazione conscia da parte dei partecipanti.
o Stimolare l’adozione di punti di vista differenti attraverso cui guardare la realtà (e quindi, favorire il confronto con il diverso e l’interculturalità).
o Incentivare l’esercizio della memoria, in particolare la cosiddette aural memory , con la memorizzazione di sequenze sonoro/motorie gradualmente sempre più lunghe.

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Acoustic Duo (Federica Losi & Andrea Golembiewski) live @Bar Follia !

Acoustic Duo (Federica Losi & Andrea Golembiewski) live @Bar Follia ! 150 150 Andrea

Il 21 Giugno inauguriamo l’estate con un live davanti alla spiaggia di sturla presso il Follia Bar!!

Vuoi vedere la mappa?

Live @Bar Follia

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